Berenice, regina di Cappadocia, madre di Tamiri Merione, principe greco, amante di Berenice Tamiri, regina sua sposa Farnace, re di Ponto
Autori :
G.M. Orlandini (comp.) A.M. Lucchini (lib.)
Data e Luogo :
17/01/1728 - Milano
Testo :
Io crudel? Giusto rigore ti condanna, o traditore. Non sei degno di mercé. Madre, duce, oh dio, perché così barbara sentenza? È viltà chieder clemenza. Tanto fasto? Tant'orgoglio? Morte attendi. E morte io voglio. Madre, sposo, oh dio, pietà. Non è tempo di pietà. Io non chiedo a voi pietà. Questa è troppa crudeltà.
La costanza e la fortezza. Il rigore e la fierezza del tuo cor della mia sorte la tua morte abbatterà. la mia morte appagherà.