Incipit : |
Deh sapessi amato bene |
Forma : |
duetto |
Metro dei versi : |
8 |
Personaggio : |
Aristia, dama di corte di Ladice Farnace, figlio di Mitridate, ma d'altra moglie di lui, sposo segreto d'Aristia
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Autori : |
G.A. Giá (comp.) A. Zeno (lib.) D. Lalli (lib.)
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Data e Luogo : |
26/12/1729 - Venezia
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Testo : |
Deh sapessi amato bene palesarti il mio martir. Deh potessi le tue pene per mia pace io sol soffrir. Per voler del fato rio no, cor mio dobbiam penar.
Cieco ingiusto, amor tiranno. Strano duol, crudel affanno. Non si pụ pietà sperar.
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Note: : |
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Relazione :
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Titolo dell'opera : |
Mitridate*
dramma per musica
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Autori dell'opera : |
Giovanni Antonio Giá (comp.) Apostolo Zeno (lib.) Domenico Lalli (lib.)
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Fonte : |
libretto: prima edizione Giovanni Antonio Giá, Mitridate
Venezia, Carlo Buonarigo, [1730]
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Posizione : |
n. 21 - atto.scena: 4.05 / pos. C; p. 55
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Rappresentazione : |
26/12/1729 - Venezia, Teatro Grimani di S. Gio. Grisostomo : prima assoluta
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Interprete : |
Francesca Cuzzoni (Aristia) Carlo Broschi, detto Farinelli (Farnace)
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