Emirena, prigioniera d'Adriano, amante di Farnaspe
Autori :
G. Giacomelli (comp.) P. Metastasio (lib.)
Data e Luogo :
30/01/1733 - Venezia
Testo :
Son sventurata; ma pure o stelle io vi son grata che almen sì belle sian le cagioni del mio martir.
Poco è funesta l'altrui fortuna, quando non resta ragione alcuna né di pentirsi né d'arrossir.
Note: :
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Relazione :
varianti locali
altro personaggio, testo declinato al femmnile Son sventurato; / ma pure o stelle
Caldara A. (comp.), Metastasio P. (lib.) in:
Adriano in Siria - Vienna, 09/11/1732