| Incipit : | Torbido in volto e nero | Forma : | aria | Metro dei versi : | 7 | Personaggio : |
Megacle, amante d'Aristea ed amico di Licida |
Autori : |
G.B. Pergolesi (comp.) P. Metastasio (lib.) |
Data e Luogo : | 8 o 9 gen. 1735 - Roma | Testo : |
Torbido in volto e nero benché non tuoni il cielo tacito e gonfio appare senz'alcun vento il mare, e in petto al passeggero il cor fa palpitar. In quell'orrore ascoso il turbine s'appresta; e quel silenzio è un segno di prossima tempesta, che van destando i venti racchiusi in seno al mar.
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| Note: : | Atto terzo, scena III, doppo il verso che dice Megacle "Lasciar l'amico! Ah così vil non sono" - |
| Relazione : |
ripresa Torbido in volto e nero Pergolesi G.B. (comp.), Metastasio P. (lib.) in: Adriano in Siria - Napoli, 25/10/1734 |
| Titolo dell'opera : |
L' olimpiade*
dramma per musica |
| Autori dell'opera : |
Giovanni Battista Pergolesi (comp.) Pietro Metastasio (lib.) |
| Fonte : |
libretto: prima edizione Giovanni Battista Pergolesi, L' olimpiade  Roma, si vendono a Pasquino all'insegna di S. Giovanni di Dio, 1735 |
| Posizione : | n. 21 - atto.scena: 3.03 / pos. C2; p. 84 |
| Rappresentazione : |
8 o 9 gen. 1735 - Roma, Teatro Tordinona : prima assoluta
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Interprete : |
Domenico Ricci (Megacle) |