Incipit : |
Pensa che tua son io |
Forma : |
duetto |
Metro dei versi : |
8 |
Personaggio : |
Dircea, segreta moglie di Timante Timante, creduto principe ereditario, figlio di Demofoonte
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Autori : |
Anonimo (comp.) P. Metastasio (lib.)
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Data e Luogo : |
carn. 1737 - Livorno
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Testo : |
Pensa che tua son io, pensa mio dolce amore che non mancai di fé.
Dolce mio amor, ben mio più mi si accende il core se così parli a me.
Son tua, fedele io sono. T'abbraccio e 'l cor ti dono. Caro. - Bell'idol mio che dolce sospirar. Se così bella ottiene amabile mercede del sospirato bene so che n'andrà superbo l'acerbo mio penar.
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Note: : |
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Relazione :
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Titolo dell'opera : |
Demofoonte
dramma per musica
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Autori dell'opera : |
Anonimo (comp.) Pietro Metastasio (lib.)
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Fonte : |
libretto Anonimo, Demofoonte

Lucca, Francesco Marescandoli a Pozzotorelli, 1737
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Posizione : |
n. 19 - atto.scena: 2.11 / pos. C; p. 59
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Rappresentazione : |
carn. 1737 - Livorno, Teatro
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Interprete : |
Maria Camati, detta la Farinella (Dircea) Lorenzo Saletti (Timante)
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