Perfido amante ingrato così crudel m'offendi, se il padre non mi rendi quel core tuo spietato morte punir saprà.
Vorrei di lui scordarmi odiarlo oh dio vorrei, ma sento nel sdegnarmi che ancor gl'affetti miei chiedon per lui pietà.
Note: :
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Relazione :
riscrittura
diversa la 1a strofa; ripresa con varianti la 2a; soppressi gli ultimi 4 vv. Dimmi che un empio sei
Vinci L. (comp.), Metastasio P. (lib.) in:
Artaserse - Roma, 04/02/1730