Caro mio ben perdona se dubitai di te serbami la tua fé sarņ costante.
Mi dolgo al tuo dolore, gioisco alla tua speme e al tuo costante amore arde di nuova face il core amante.
Note: :
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Relazione :
varianti estensive
nella 2a strofa Caro mio ben perdona / se dubitai di te
Lampugnani G.B. (comp.), Metastasio P. (lib.), Vitturi B. (lib.) in:
Ezio - Venezia, 16/11/1737