Incipit : |
Vo costante in faccia a morte |
Forma : |
terzetto |
Metro dei versi : |
8 |
Personaggio : |
Temistocle Aspasia Neocle, suoi figliuoli
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Autori : |
Anonimo (comp.) P. Metastasio (lib.)
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Data e Luogo : |
30/03/1739 - Firenze
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Testo : |
Vo costante in faccia a morte cari figli a trionfar. Ah ch'io resto, o padre amato sventurata a lacrimar.
Ah ch'io vengo, o padre amato, col tuo fato a contrastar. Ferma il passo, affrena il pianto, l'alma mia temer non sa. Ch'io non pianga è crudeltà Ch'io non venga è crudeltà.
Deh lasciate il vano affanno se cadrò qual palma oppresso l'onor mio risorgerà.
Deh ritratta il gran cimento che nel sen languir già sento il mio cor per la pietà.
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Note: : |
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Relazione :
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Titolo dell'opera : |
Il Temistocle
dramma per musica
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Autori dell'opera : |
[Giuseppe Maria Orlandini ?] (comp.) Pietro Metastasio (lib.)
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Fonte : |
libretto Anonimo, Il Temistocle

Firenze, Anton Maria Albizzini, per Cosimo Maria Pieri, [1739]
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Posizione : |
n. 16 - atto.scena: 3.03 / pos. C; p. 56
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Rappresentazione : |
30/03/1739 - Firenze, Teatro della Pergola
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Interprete : |
Francesco Bernardi, detto il Senesino (Temistocle) Anna Bagnolesi Pinacci (Aspasia) Giovanni Tedeschi, detto Amadori (Neocle)
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