Aria

Incipit  :  Tremate, empi, tremate
Forma :  terzetto
Metro dei versi :  7
Personaggio :  Medonte, re di Epiro, amante e promesso sposo di Selene
Arsace, principe reale di Dodone, supremo generale dell'armi di Epiro
Selene, principessa, figlia di Aglauro re di Argo amante di Arsace
Autori :  G. Sarti (comp.)
G. De Gamerra (lib.)
Data e Luogo :  08/09/1777 - Firenze
Testo : 
Tremate, empi, tremate
dell'ire mie severe
su quelle fronti altere
il fulmine cadrà.


Risparmia oh dio, quel sangue…
Fa ch'io sol cada esangue…
Sfoga lo sdegno in me.


Ambi svenati io voglio,
vittima al mio rigore.
D'un innocente ardore
o barbara mercé!

Tolgansi agli occhi miei
quegli aborriti amanti.
A questo affanno… Ai pianti…
Ho di macigno il cor.


Son queste, amato bene,
le amabili catene
onde ne avvinse amor?


Son questi, idolo mio,
quei cari lacci, oh dio,
che ci serbava amor?


È questa, avversi dei,
dunque la fè che in lei
facea sperarmi amor?


Stelle tiranne, omai
ho tollerato assai
la vostra crudeltà.

Note: :  ---
  Relazione :  ---
Titolo dell'opera :  Medonte, re di Epiro*  
dramma per musica
Autori dell'opera :  Giuseppe Sarti (comp.)
Giovanni De Gamerra (lib.)
Fonte :  libretto: prima edizione
Giuseppe Sarti, Medonte, re di Epiro
Firenze, Gio. Risaliti, 1777
Posizione :  n. 14 - atto.scena: 2.14 / pos. C; p. 44
Rappresentazione :  08/09/1777 - Firenze, Teatro della Pergola : prima assoluta
Interprete :  Giacomo Panati (Medonte)
Giuseppe Aprile, detto Sciroletto (Arsace)
Rosa Agostini Devizzi (Selene)

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