Aria

Incipit  :  Dite, o cieli, ancor s'udìo
Forma :  aria
Metro dei versi :  8
Personaggio :  Vaigino, suo fratello
Autori :  G. Statella (comp.)
Data e Luogo :  carn. 1731 - Palermo
Testo :  Dite, o cieli, ancor s'udìo
crudo fato
eguale al mio,
sventurato
eguale a me?

Quando vo finir la vita,
per dar fine alle sventure,
non opprimono gli affanni,
non uccidono i tiranni;
chiedo a morte una ferita,
volge altrove e l'arco e 'l piè.

Note: :  ---
  Relazione :  ---
Titolo dell'opera :  L' Achemo imperador della Cina**  
dramma per musica
Autori dell'opera :  Giovanni Statella (comp.)
Fonte :  libretto: prima edizione assoluta
Giovanni Statella, L' Achemo, imperador della Cina
Palermo, Stefano Amato, a spese del signor D. Gio. Statella, 1731
Posizione :  n. 21 - atto.scena: 2.18 / pos. C; p. 51
Rappresentazione :  carn. 1731 - Palermo, regio imperial Collegio de' Nobili della Compagnia di Gesù : prima assoluta
Interprete :  Federigo Spatafora (Vaigino)

           Non sono presenti relazioni con altre Arie