Aria

Incipit  :  Leggi scolpito in petto
Forma :  terzetto
Metro dei versi :  7
Personaggio :  don Sancio, fratello di Lisaura e di Bellalba
Dulcinea, sotto nome di Dulcinea sorella del conte Sgrana, amante corrisposta di Lisaura
Bellalba, sorella di Lisaura
Autori :  G. Chinzer (comp.)
[F. Vanneschi ?] (lib.)
Data e Luogo :  02/11/1731 - Firenze
Testo :  Leggi scolpito in petto
mio nume
mio diletto
del misero mio cuore
l'amore e fedeltà.

Sento che dentro al petto
palpita pel sospetto
il misero mio cuore
che amor sperar non sa.

Tra mille acerbe pene
raggio di amica speme
rende a quest'alma mia
non rende all'alma mia
l'antica libertà.

Note: :  ---
  Relazione :  ---
Titolo dell'opera :  La vanità delusa**  
dramma per musica
Autori dell'opera :  Giovanni Chinzer (comp.)
[Francesco Vanneschi ?] (lib.)
Fonte :  libretto: prima edizione assoluta
Giovanni Chinzer, La vanità delusa
Firenze, [s.n.], 1731
Posizione :  n. 30 - atto.scena: 3.12 / pos. C; p. 81
Rappresentazione :  02/11/1731 - Firenze, Teatro del Cocomero : prima assoluta
Interprete :  Carlo Signoretti (don Sancio)
Maria Maddalena Frizzi (Dulcinea)
Elisabeth Duparc, detta la Francesina (Bellalba)

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