Roma invitta ma clemente non precipita nel Tebro sangue illustre ed innocente gonfia ben le rapid'onde sormontando argini e sponde all'orror di crudeltà.
E se beve e latte e sangue ei s'infuria e l'onda estolle e di sdegno e d'ira bolle assorbir bensì vorria e trar seco in compagnia chi ricusa la pietà.
Note: :
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Relazione :
riscrittura Più contento dal suo monte
Giacomelli G. (comp.), Salvi A. (lib.) in:
Ipermestra - Venezia, 05/02/1724