Aria

Incipit  :  Non ho voci che di sdegno
Forma :  quartetto
Metro dei versi :  8
Personaggio :  Giulia Mammea, imperatrice madre
Alessandro, imperatore, suo figlio
Salustia, imperatrice figlia di Marziano
Marziano, padre di Salustia
Autori :  G.B. Sammartini (comp.)
A. Zeno (lib.)
Data e Luogo :  26/12/1734 - Milano
Testo :  Non ho voci che di sdegno,
non ascolto che furore.
Cade in me tutto il tuo sdegno,
mi spaventa il tuo furore.
Paventar non so il tuo sdegno
no, non temo il tuo furore.
Meritar tutto lo sdegno.
Seppe il folle tuo furore.

Sventurata in tanto affanno.
Infelice in tanto affanno
alma mia come vivrai.
Figlia rea. Femina ingrata.
Per mia pace morirari.
Sommi dei, che fui mai,
perché tanta crudeltà.
Troppo eccesso non è mai
al tuo error la crudeltà.
DIsperata in tal periglio
miglior legge ne consiglio
l'alma mia sperar non sa.

Note: :  ---
  Relazione :  ---
Titolo dell'opera :  L' ambizione superata dalla virtù*  
dramma
Autori dell'opera :  Giovanni Battista Sammartini (comp.)
Apostolo Zeno (lib.)
Fonte :  libretto: prima edizione
Giovanni Battista Sammartini, L' ambizione superata dalla virtù
Milano, Giuseppe Richino Malatesta, 1734
Posizione :  n. 21 - atto.scena: 2.17 / pos. C; p. 37
Rappresentazione :  26/12/1734 - Milano, Regio Ducal Teatro : prima assoluta
Interprete :  Vittoria Tesi, detta la Moretta (Giulia Mammea)
Angelo Maria Monticelli (Alessandro)
Antonia Cerminati, detta la Napoletanina (Salustia)
Angelo Amorevoli (Marziano)

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