Flavio Cuniberto, re de Longobardi, marito d'Ermelinda e amante di Teodata
Autori :
Anonimo (comp.) [A. Denzio] (lib.)
Data e Luogo :
carn. 1734 - Praga
Testo :
Vo solcando un mar crudele, senza vele e senza sarte; freme l'onda, il ciel s'imbruna, cresce il vento, manca l'arte e il voler della fortuna son costretto a seguitar.
Infelice, in questo stato dal mio ben son disprezzato, e il desio d'averla in seno già mi porta a naufragar.
Note: :
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Relazione :
varianti estensive
nella 2a strofa Vo solcando un mar crudele
Vinci L. (comp.), Metastasio P. (lib.) in:
Artaserse - Roma, 04/02/1730