Della sorte mia tiranna non m'affanna il suo rigore ma spergiuro e traditore ritrovare il ben che s'ama ahi più barbaro martire no soffrire non si può.
Ora sciolto da ritorte vincerò con destra forte la congiura e al tuo consiglio no che insistere non vuò.
Note: :
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Relazione :
varianti estensive
diversa la 2a strofa Se la sorte mi condanna
Broschi R. (comp.), Pariati P. (lib.) in:
Arianna e Teseo - Milano, 28/08/1731