Costanza, figlia delli sudetti, senza saperlo, amante di Roberto e destinata sposa di Gualtiero Griselda, fu pastorella, poi moglie di Gualtiero e madre di Costanza e d'Everardo
Autori :
G.A. Paganelli (comp.) [A. Zeno] (lib.)
Data e Luogo :
prim. 1735 - Praga
Testo :
Un non inteso affetto nel sen mi va serpendo che non comprendo ancor.
Un non so che nel petto che ancora non intendo per te mi opprime il cor.
Andiamo in corte o bella Io vengo in corte ancessa dove d'amica stella già vidi lo splendor. Non manca lo splendor.