Fenicia, figliuola di Stratone, amante di Addolonimo
Autori :
G. Bononcini (comp.) A. Zeno (lib.) P. Pariati (lib.)
Data e Luogo :
06/02/1737 - Vienna
Testo :
Tiranno t'arresta, a me quella morte. Sarò più costante. Già vengo... ma il piede vacilla tremante. Che barbara sorte, che pena è mai questa! Mi sento morir.
Se v'è chi non crede al duolo ch'io sento che provi un momento sì fiero martir.