Aria

Incipit  :  Care, vi lascio, addio; / sovvengavi di me
Forma :  terzetto
Metro dei versi :  7
Personaggio :  Artimene, sotto nome di Artimene, amante di Selene
Selene, figlia di Temur, ed amante d'Artimene
Emirena, regina di Golconda rifugiata nella reggia del Mogol e dal medesimo destinata sposa ad Aurenge, ma in segreto amante d'Artimene
Autori :  I. Fiorillo (comp.)
C.N. Stampa (lib.)
Data e Luogo :  carn. 1738 - Milano
Testo :  Care, vi lascio, addio;
sovvengavi di me.
Vanne mio bene addio
t'affretta amico addio
ricordati di me.

Con voi resta il mio core,
se lungi io porto il pič.
Viene con te il cor mio
se lungi resta il pič.

Oh dio! che fiero affanno
soffro in lasciarvi, o care,
oh dio! che fiero affanno
soffro in lasciarti, o caro.
Spero che il ciel tiranno
Spera che il ciel tiranno
con me si placherā.
per me si placherā.

O morirō da forte,
o la nemica sorte
placata oggi sarā.
Unita al tuo valore,
piena di fé, d'amore,
quest'alma ancor sarā.

Note: :  ---
  Relazione :  ---
Titolo dell'opera :  Artamene**  
dramma per musica
Autori dell'opera :  Ignazio Fiorillo (comp.)
Claudio Nicola Stampa (lib.)
Fonte :  libretto: prima edizione assoluta
Ignazio Fiorillo, L' Artimene
Milano, Giuseppe Richino Malatesta, 1738
Posizione :  n. 27 - atto.scena: 3.09 / pos. C; p. 44
Rappresentazione :  carn. 1738 - Milano, Regio Ducal Teatro : prima assoluta
Interprete :  Felice Salimbeni (Artimene)
Marianna Marini (Selene)
Giustina Gallo, detta la Galeta (Emirena)

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