Anima del cor mio, viscere del mio sen, ti lascio. Addio.
Dimmi: mia dolce madre. Parla: mia dolce madre. Il figlio tuo son io? Se d'irritar non cessi di questo cor lo sdegno tutti perir farò.
Fremi tiranno indegno. Che grande affanno è il mio? Che fier tormento è il mio? Barbaro Barbara il tuo furore punito un dì sarà Sei un empio, un traditore. Son tuo re. - Son tuo signore. Donna indegan, m'hai tradito. Fremi pur ribelle indegno. Fiero mostro d'empietà.
Note: :
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Relazione :
riscrittura Anima del cor mio, / viscere del mio sen
Paulati A. (comp.), Silvani F. (lib.), Lalli D. (lib.) in:
I veri amici - Venezia, 26/12/1712