Incipit : |
Cara non tanto sdegno |
Forma : |
duetto |
Metro dei versi : |
7 |
Personaggio : |
Clearco, figliuolo di Abdastarto già re di Tiro, creduto figliuolo di Fenicio sotto il nome di Clearco, amante di Elisa
|
Autori : |
D. Terradellas (comp.) A. Zeno (lib.) P. Pariati (lib.)
|
Data e Luogo : |
03/01/1739 - Roma
|
Testo : |
Cara non tanto sdegno ritorna al primo amore fidati, oh dio di me.
Taci, che non sei degno che il misero mio core si fidi più di te.
Son io ... Sei mensognero. Tu sai ... So che m'inganni. Placarla io più non spero. Io cedo a tanti affanni né trovo mai pietà.
Se la mia fé non vedi, se al mio dolor non credi, dimmi che far degg'io; ah, che il tormento mio più fiero ognor si fa.
|
Note: : |
---
|
Relazione :
|
---
|
|
Titolo dell'opera : |
Astarto*
dramma per musica
|
Autori dell'opera : |
Domenico Terradellas (comp.) Apostolo Zeno (lib.) Pietro Pariati (lib.)
|
Fonte : |
libretto: prima edizione Domenico Terradellas, Astarto
Roma, Antonio de' Rossi, [1739]
|
Posizione : |
n. 28 - atto.scena: 3.12 / pos. C; p. 67
|
Rappresentazione : |
03/01/1739 - Roma, Teatro delle Dame : prima assoluta
|
Interprete : |
Domenico Annibali (Clearco)
|
|