Scorgerai che non pavento l'ire tue, le tue ritorte; del mio fato e della sorte sono avvezzo a trionfar.
Dal cimento a cui m'esposi dall'ardir con cui ti parlo qual in petto ho core a farlo puoi (tu ancora) immaginar.
Note: :
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Relazione :
varianti estensive
diversa la 2a strofa Scorgerai che non pavento
Rinaldo di Capua (comp.), Lucarelli G.E. (lib.), Zeno A. (lib.) in:
Vologeso, re de' Parti - Roma, 07/01/1739