Aria

Incipit  :  È troppo vano il mio tormento
Forma :  aria
Metro dei versi :  5+5
Personaggio :  Aurenge, principe de Franguis ed amante segreto di Silene
Autori :  Anonimo (comp.)
C.N. Stampa (lib.)
Data e Luogo :  carn. 1742 - Verona
Testo :  È troppo vano il mio tormento
troppo crudele il mio martire
no sorte ingrata nol può soffrire
povero afflitto amante cor.

Chi giusti numi sì duri stenti
chi mi dà mai sì acerbi affanni
ahimè son due fieri tiranni
l'incauta speme e il rio timor.

Note: :  ---
  Relazione :  ---
Titolo dell'opera :  L' Artimene  
dramma per musica
Autori dell'opera :  AA. VV. (comp.)
Claudio Nicola Stampa (lib.)
Fonte :  libretto
AA. VV., L' Artimene
Verona, Dionigi Ramanzini, [1742]
Posizione :  n. 25 - atto.scena: 3.08 / pos. C; p. 38
Rappresentazione :  carn. 1742 - Verona, Teatro Filarmonico : prima assoluta
Interprete :  Giuditta Fabiani Sciabrà (Aurenge)

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