Aria

Incipit  :  Cara ti lascio, a dio, / sovvengati di me
Forma :  terzetto
Metro dei versi :  7
Personaggio :  Artimene, sotto nome di Artimene, amante di Selene
Emirena, regina di Golconda rifugiata nella reggia del Mogol e dal medesimo destinata sposa ad Aurenge, ma in segreto amante d'Artimene
Selene, figlia di Temur, ed amante d'Artimene
Autori :  Anonimo (comp.)
C.N. Stampa (lib.)
Data e Luogo :  carn. 1742 - Verona
Testo :  Cara ti lascio, a dio,
sovvengati di me.
Vanne l'avverso fato
placato è alfin per me.

Caro tu del cor mio,
tu sei l'amor, la fé.
Consegno a te il mio bene.
Sei lieto, io resto in pene.
Teco il mio cor sen viene.

Deh si finisca, o dei,
la vostra crudeltà.

Note: :  ---
  Relazione :  ---
Titolo dell'opera :  L' Artimene  
dramma per musica
Autori dell'opera :  AA. VV. (comp.)
Claudio Nicola Stampa (lib.)
Fonte :  libretto
AA. VV., L' Artimene
Verona, Dionigi Ramanzini, [1742]
Posizione :  n. 26 - atto.scena: 3.09 / pos. C; p. 41
Rappresentazione :  carn. 1742 - Verona, Teatro Filarmonico : prima assoluta
Interprete :  Giuseppe Angeli (Artimene)
Giovanna Cesati (Emirena)
Rosa Costa (Selene)

           Stemma dell'Aria:  2  testi

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Incipit relazione Personaggi Interpreti Autori Opera
Autori
Luogo
Edificio
Data fonte
L1 Cara ti lascio, a dio, / sovvengati di me nuova Artimene
Emirena
Selene
R. Costa
 Anonimo
C.N. Stampa
L' Artimene
    AA. VV.
    C.N. Stampa
Verona
Teatro Filarmonico
carn. 1742 DRT0005569
          L2 Caro ti lascio, addio, / sovvengati di me varianti estensive Orsinda
Filandro
Corina
[non indicato]
 Anonimo
F. Vanneschi
La incostanza delusa**
    AA. VV.
    F. Vanneschi
    V. Cassani
Londra
New Haymarket Theatre
09/02/1745 DRT0023711