Lucilla, figliuola dell'imperador Marco Aurelio e sposa di Lucio Vero
Autori :
Anonimo (comp.) [A. Zeno] (lib.)
Data e Luogo :
carn. 1742 - Verona
Testo :
Un labbro, un cor non v'è, che parli, o sia per me: tutto ho nemico, oh dio, che fier tormento è il mio più tolerar non so.
In così strana sorte meglio è per me la morte; par che infedele io sia e pure l'alma mia rimorso e orror non ha.
Note: :
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Relazione :
varianti estensive
i vv. 1-2 sono ripresi da "Un labbro, un cor non v'è" di Gasparini (Venezia 1712) Devo morir così? / Per me pietà non v'è
Scarlatti G. (comp.), Zeno A. (lib.) in:
Merope - Roma, 23/01/1740