| Incipit : | Che da sperar mi resta | Forma : | aria | Metro dei versi : | 7 | Personaggio : |
Egeria, figliuola di Turno |
Autori : |
Rinaldo di Capua (comp.) S. Stampiglia (lib.) |
Data e Luogo : | 11/02/1743 - Roma | Testo : |
Che da sperar mi resta priva del padre, oh dio! Figlia dolente e mesta morir potessi amch'io. Ma no ... pria la vendetta da questo braccio aspetta mio caro genitor. Sì la farò. Ma come s'armi non ho né aita; ah che per mio tormento vuol mantenermi in vita l'empio destino ancor.
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| Note: : | --- |
| Relazione : | --- |
| Titolo dell'opera : |
Turno Erdonio Aricino*
dramma per musica |
| Autori dell'opera : |
Rinaldo di Capua (comp.) Silvio Stampiglia (lib.) |
| Fonte : |
libretto: prima edizione Rinaldo di Capua, Turno Erdonio Aricino  Roma, eredi del Ferri, si vendono da Fausto Amidei, 1743 |
| Posizione : | n. 13 - atto.scena: 2.05 / pos. C; p. 42 |
| Rappresentazione : |
11/02/1743 - Roma, Teatro Capranica : prima assoluta
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Interprete : |
Giovanni Manzoli, il Succianoccioli (Egeria) |