Incipit : |
Frena il duol, rasciuga il ciglio |
Forma : |
terzetto |
Metro dei versi : |
8 |
Personaggio : |
Turno Erdonio Aricino Geminio, principe di Lanuvio Egeria, figliuola di Turno
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Autori : |
Rinaldo di Capua (comp.) S. Stampiglia (lib.)
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Data e Luogo : |
11/02/1743 - Roma
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Testo : |
Frena il duol, rasciuga il ciglio soffri pur s'io vado a morte. Non temer, sprezza il periglio e il destin minacci e frema. Ch'io non pianga, ch'io non tema in sì dura avversa sorte? No possibile non è. Cara figlia. Idolo amato. Col soffrire. Col morire sol potrai dell'empio fato sol potrò dell'empio fato la possanza superar.
Ma tu parti. Io t'abbandono. Teco resto. Ove mai sono. In momento sì funesto chi mai può non sospirar.
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Note: : |
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Relazione :
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Titolo dell'opera : |
Turno Erdonio Aricino*
dramma per musica
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Autori dell'opera : |
Rinaldo di Capua (comp.) Silvio Stampiglia (lib.)
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Fonte : |
libretto: prima edizione Rinaldo di Capua, Turno Erdonio Aricino
Roma, eredi del Ferri, si vendono da Fausto Amidei, 1743
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Posizione : |
n. 19 - atto.scena: 2.14 / pos. C; p. 58
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Rappresentazione : |
11/02/1743 - Roma, Teatro Capranica : prima assoluta
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Interprete : |
Domenico Bonifacio (Turno Erdonio Aricino) Gioacchino Conti, detto Gizziello (Geminio) Giovanni Manzoli, il Succianoccioli (Egeria)
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