Sirbace, Imperador de' Tartari e destinato sposo di Nirena Eurene, sua figlia, amante d'Astarbo Rosbale, Imperadore del Mogorre Astarbo, principe reale della Cina
Autori :
B. Galuppi (comp.) C.N. Stampa (lib.)
Data e Luogo :
05/04/1743 - Londra
Testo :
Sono offeso e voglio il sangue, scempio volle il mio furor. Avvilita ancor non sono empio core e traditor.
Sì, cadrò svenato esangue, ma trofeo dell'empietà. Sol mi uccidi e ti perdono, sì feroce crudeltà.
Morte vogl'io. E morte io chiedo. Del mio bene, abbi pietà. Di una figlia, abbi pietà. Ah di un padre, abbi pietà. No, non vi è per voi pietà.
Vuo' compir lo sdegno mio. Padre. Cara. Figlia. Oh dio! Numi e in ciel pietà non vi è? Vuole il sangue core offeso e cor di re. Questo petto. Questo core per saziarti il sangue avrà. Tutto il chiede il mio furore, tutto al suol sì verserà.
Note: :
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Relazione :
varianti locali Sono offeso e voglio sangue
Predieri L.A. (comp.), Stampa C.N. (lib.) in:
Eurene - Milano, carn. 1729