Barsene, confidente di Cleonice e amante occulta di Alceste
Autori :
Anonimo (comp.) P. Metastasio (lib.)
Data e Luogo :
carn. 1744 - Rimini
Testo :
Parmi già che m'ascolti il mio bene e mi dica: dilegua il martir. Ma qual gelo mi serpe in le vene che mi toglie la voce e il respir! Ah sì questo è un presago funesto che più pace il mio cor non avrà.
Se confusa, negletta, sprezzata, disperata non trovo riposo chi pietoso conforto mi dà?
Note: :
---
Relazione :
varianti locali Parmi già che s'appressi il mio bene
Jommelli N. (comp.), Zeno A. (lib.) in:
Eumene [1a ver.] - Bologna, 05/05/1742