Learco, figlio d' Eurinome, amante ricusato d' Issipile
Autori :
A. Mazzoni (comp.) P. Metastasio (lib.)
Data e Luogo :
ded. 15/01/1748 - Macerata
Testo :
Chi mai non vide fuggir le sponde la prima volta che va per l'onde crede ogni stella per lui funesta, teme ogni zeffiro come tempesta, un picciol moto tremar lo fa.
Ma reso esperto, sì poco teme che dorme al suono del mar che freme o su la prora cantando va.
Note: :
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Relazione :
ripresa Chi mai non vide fuggir le sponde
Conti F.B. (comp.), Metastasio P. (lib.) in:
L' Issipile - Vienna, carn. 1732