Dimmi che un empio sono, ch'ho di macigno il core, ma dirmi traditore, è troppo crudeltà.
Il cor dolente e afflitto è d'ogni colpa privo se pur non è delitto amar la tua beltà.
Note: :
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Relazione :
varianti estensive
varianti nella 1a strofa, diversa la 2a, soppresse le seguenti Dimmi che un empio sei
Vinci L. (comp.), Metastasio P. (lib.) in:
Artaserse - Roma, 04/02/1730