Aria

Incipit  :  Deh cedi al tuo periglio
Forma :  quartetto
Metro dei versi :  7
Personaggio :  Demetrio, figlio di Seleuco, amante d'Ismene
Vologeso, re de' Parti, amante d' Artenice
Seleuco, re di Siria
Artenice, sua figlia amante di Vologeso
Autori :  F. Araia (comp.)
G. Bonechi (lib.)
Data e Luogo :  26/04/1744 - Mosca
Testo :  Deh cedi al tuo periglio.
Deh tempra il nostro affanno.
Perfido ingrato figlio,
tiranno, traditor.

Ma pensa alla mia pena.
Voglio vendetta o morte.
Ma le tue samnie affrena
e placa il tuo rigo.
Voglio morir da forte
o trapassarti il cor.
O che funesta sorte.
O che crudel dolor.

T'offro la pace e 'l soglio.
Morte o vendetta io voglio.
Rivolgi a me le ciglia.
Pietà d'una tua figlia.
Lungi dagl'occhi miei.
Troppo crudel tu sei
se non ti plachi ancor.

Che crudeltà! Che pena!
Che infedeltà! Che orgoglio!
Che barbaro rigor!

Note: :  ---
  Relazione :  ---
Titolo dell'opera :  Seleuco  
Autori dell'opera :  Francesco Araia (comp.)
Giuseppe Bonechi (lib.)
Fonte :  libretto
Francesco Araia, Il Seleuco
Mosca, stamperia dell'Accademia imperial delle scienze, 1744
Posizione :  n. 17 - atto.scena: 2.15 / pos. C; p. 53
Rappresentazione :  26/04/1744 - Mosca : prima assoluta
Interprete :  Lorenzo Saletti (Demetrio)
Caterina Giorgi (Vologeso)
Filippo Giorgi (Seleuco)
Rosa Ruvinetti Bon (Artenice)

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