Aria

Incipit  :  T'amerò fra lacci ancora
Forma :  terzetto
Metro dei versi :  8
Personaggio :  Nino, re di Siria, amante di Semiramide
Semiramide, moglie di Memnone
Autori :  Anonimo (comp.)
[F. Silvani] (lib.)
Data e Luogo :  02/10/1746 - Vienna
Testo :  T'amerò fra lacci ancora.
Tenti invan placar la sorte.
(Non riman altro che morte
per dar fine al tuo penar.)

In sì fiero e rio tormento
incomincio a vacillar.
Oh qual gioia al core io sento
Oh qual pena al core io sento
nel vederti a sospirar.


Donna ingrata senza amore,
ombra ancor verrò dolente
vostra pace a disturbar.

Labro indegno. Odiato core.
Mori e poi torna dolente
nostra pace a disturbar.

Note: :  ---
  Relazione :  varianti locali
T'amerò fra i lacci ancora
Lampugnani G.B. (comp.), Silvani F. (lib.)
in:  Semiramide - Padova, fiera 1745
Titolo dell'opera :  Semiramide  
dramma per musica
Autori dell'opera :  Anonimo (comp.)
[Francesco Silvani] (lib.)
Fonte :  libretto
Anonimo, Semiramide
[Vienna], Giov. Pietro van Ghelen, [1746]
Posizione :  n. 10 - atto.scena: 2.10 / pos. C; p. 24
Rappresentazione :  02/10/1746 - Vienna, Teatro Privilegiato
Interprete :  [non indicato] (Nino)
[non indicato] (Semiramide)
[non indicato] (Sibari)

           Stemma dell'Aria:  2  testi

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Incipit relazione Personaggi Interpreti Autori Opera
Autori
Luogo
Edificio
Data fonte
L1 T'amerò fra i lacci ancora nuova Nino
Semiramide
Zoroastro
G. Babbi
G.B. Lampugnani
F. Silvani
Semiramide*
    G.B. Lampugnani
    [F. Silvani]
Padova
Teatro Obizzi
fiera 1745 DRT0039307
          L2 T'amerò fra lacci ancora varianti locali Nino
Semiramide
Sibari
[non indicato]
 Anonimo
F. Silvani
Semiramide
    Anonimo
    [F. Silvani]
Vienna
Teatro Privilegiato
02/10/1746 DRT0039309