Saprò dalle procelle serbar sì vaghe piante; farò che verdeggiante spandano ognora il crine; che folgori e pruine non l'osino infestar.
Che sempre lor d'intorno ridano i dì sereni della stagion che adorno fa il prato e i colli ameni ch'il freddo giel discioglie che fa tranquillo il mar.