Se perde l'usignolo il caro amato bene, sfoga col canto il duolo coś l'acerbe pene che giunge tra le selve le belve a impietosir.
Ma pure il suo dolore gli affanni acerbi e rei non fan nel cielo ai dei pietà del suo martir.
Note: :
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Relazione :
varianti estensive
nella 2a strofa Se perde l'usignolo / il caro amato bene
Jommelli N. (comp.), Roccaforte G. (lib.) in:
Cajo Mario - Roma, 12/02/1746