Incipit : |
Non temer, bell'idol mio, / di trovarmi un cor ingrato |
Forma : |
aria |
Metro dei versi : |
8 |
Personaggio : |
Selene, sorella di Didone e amante occulta di Enea
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Autori : |
Anonimo (comp.) P. Metastasio (lib.)
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Data e Luogo : |
carn. 1748 - Genova
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Testo : |
Non temer, bell'idol mio, di trovarmi un cor ingrato, il rigor d'avverso fato sul mio cor poter non ha.
Troppo fida, oh dio, son io a que' vaghi amati lumi; se il ver dico il sanno i numi, tutto il cielo ancor lo sa.
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Note: : |
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Relazione :
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varianti locali
Non temer, bell'idol mio, / di trovarmi un cor ingrato
Galuppi B. (comp.), Piovene A. (lib.) in:
Scipione nelle Spagne - Venezia, 05/11/1746
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Titolo dell'opera : |
Didone abbandonata
dramma per musica
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Autori dell'opera : |
Anonimo (comp.) Pietro Metastasio (lib.)
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Fonte : |
libretto Anonimo, Didone abbandonata
Genova, Franchelli, [1748]
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Posizione : |
n. 17 - atto.scena: 2.13 / pos. C; p. 41
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Rappresentazione : |
carn. 1748 - Genova, Teatro del Falcone
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Interprete : |
Anna Medici (Selene)
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