Emilia, figlia di Lucio Papirio, sposa di Quinto Fabio
Autori :
G. Manna (comp.) A. Zeno (lib.)
Data e Luogo :
carn. 1749 - Palermo
Testo :
Ah gią vedo che torbido il giorno si preapra funesto ed orrendo. Odo il padre e lo sposo d'intorno a sgridarmi d'infida e crudel. Padre, sposo, tacete: v'intendo, mi vedrete fra poco morir.
Dal dolore che m'agita il petto non distinguo pił l'odio o l'affetto sol mi trovo costretta a languir.