Nell'orrore di fiera tempesta veggo il cielo gią torbido e nero, odo il mare che mormora e freme gią confuso rimiro il nocchiero e la speme gli vedo mancar.
Tanto l'alma che sempre agitata porto in seno da barbare pene pił non gode la pace bramata gli conviene temere e penar.
Note: :
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Relazione :
ripresa Nell'orrore di fiera tempesta
Anonimo (comp.), Metastasio P. (lib.) in:
Didone abbandonata - Genova, carn. 1748