Aria

Incipit  :  Cara Serpilla mia se cruda sei
Forma :  duetto
Metro dei versi :  11,8,10,6,5
Personaggio :  Serpollo, capraio
Serpilla, pastorella
Autori :  A. Scarlatti (comp.)
F.M. Paglia (lib.)
Data e Luogo :  1702 - Palermo
Testo :  Cara Serpilla mia se cruda sei
presto Serpollo tuo morir vedrai
con uno sguardo sol tu mi ricrei
e con la tua pietà non moro mai,
e perché diprezzi me
e non curi la mia fedeltà;
troppo è fiera la tua crudeltà;
e questo mio core
si more d'amore
e tu neghi d'averli pietà.
Uh ch'io mi sfaccio
moro bell'idol mio se non t'abbraccio.

Caro Serpollo mio cangia pensiere
già che Serpilla tua non vuol amare;
pensa che non è questo il tuo mestiere
ma di guidar gl'armenti a pascolare
e perché tu segui me
e pretendi la mia fedeltà
quando vedi la mia crudeltà;
e questo mio core
non more d'amore
e tu speri ch'io t'abbia pietà;
Uh poveraccio
godo Serpollo mio quando ti scaccio.

E perché tu segui me
Disprezzi me.
Oh poveraccio.
Uh ch'io mi sfaccio.
Godo Serpollo mio quando ti scaccio.
Moro bell'idol mio se non t'abbraccio.

Note: :  ---
  Relazione :  ---
Titolo dell'opera :  Il pastor di Corinto  
favola boscareccia morale
Autori dell'opera :  [Alessandro Scarlatti] (comp.)
Francesco Maria Paglia (lib.)
Fonte :  libretto
Alessandro Scarlatti, Il pastor di Corinto
Palermo, Agostino Epiro, 1702
Posizione :  n. 52 - atto.scena: 3.07 / pos. C; p. 56
Rappresentazione :  1702 - Palermo, casa Antonio Lucchese, duca della Grazia
Interprete :  [non indicato] (Serpollo)
[non indicato] (Serpilla)

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