Da l'arco d'amore si guardi chi può. Quel cor che per poco scherzò col suo foco ben tosto brugiando penando spirò.
Lo stral di Cupido quai piaghe non fa! Mi teme l'impero del barbaro arciero non miri un bel volto che stolto vivrà.
Note: :
virgolette alla 2a strofa -
Relazione :
ripresa Dall'arco d'amore
Melani A. (comp.), Adimari L. (lib.), Ximenes d'Aragona O. (lib.) in:
Il carceriere di se medesimo - Firenze, ded. 24/01/1681