Roberto, figlio del re di Sicilia, amante di Laura
Autori :
Anonimo (comp.) L. Adimari (lib.)
Data e Luogo :
carn. 1702 - Vienna
Testo :
Quanto dolci ancor che gravi mi sembrate duri ceppi che formate al mio pič nodi soavi.
Quanto cari e quanto grati voi mi siete duri lacci che stringete al mio pič nodi beati.
Note: :
virgolette alla 2a strofa -
Relazione :
ripresa Quanto dolci ancor che gravi
Melani A. (comp.), Adimari L. (lib.), Ximenes d'Aragona O. (lib.) in:
Il carceriere di se medesimo - Firenze, ded. 24/01/1681