Aria

Incipit  :  Rigor di sventura
Forma :  aria
Metro dei versi :  6
Personaggio :  Roberto, figlio del re di Sicilia, amante di Laura
Autori :  Anonimo (comp.)
L. Adimari (lib.)
Data e Luogo :  carn. 1702 - Vienna
Testo :  Rigor di sventura
non mai temerò;
qual rupe di smalto
di corte a l'assalto
costante sarò.

Qual perla ne l'onde
mia fede sarà;
tra gli urti del mare
bellezze più rare
allor prenderà.

Note: :  virgolette alla 2a strofa -
  Relazione :  ripresa
Rigor di sventura
Melani A. (comp.), Adimari L. (lib.), Ximenes d'Aragona O. (lib.)
in:  Il carceriere di se medesimo - Firenze, ded. 24/01/1681
Titolo dell'opera :  Il carceriere di se medesimo*  
dramma per musica
Autori dell'opera :  AA. VV. (comp.)
Lodovico Adimari (lib.)
Fonte :  libretto: prima edizione
AA. VV., Il carceriere di se medesimo
Vienna d’Austria, Susanna Cristina Cosmerovia, vedova di Matteo Cosmerovio, [1702]
Posizione :  n. 54 - atto.scena: 3.13 / pos. C; p. 80
Rappresentazione :  carn. 1702 - Vienna : prima assoluta
Interprete :  [non indicato] (Roberto)

           Stemma dell'Aria:  2  testi

 annulla      confronta arie
Incipit relazione Personaggi Interpreti Autori Opera
Autori
Luogo
Edificio
Data fonte
L1 Rigor di sventura nuova Roberto
[non indicato]
A. Melani
L. Adimari
O. Ximenes d'Aragona
Il carceriere di se medesimo**
    A. Melani
    L. Adimari
    O. Ximenes d'Aragona
Firenze
Accademia degl'Infuocati
ded. 24/01/1681 DPC0000490
          L2 Rigor di sventura ripresa Roberto
[non indicato]
 Anonimo
L. Adimari
Il carceriere di se medesimo*
    AA. VV.
    L. Adimari
Vienna
carn. 1702 DRT0009213