Ersilla, sua [di Arsace] figlia Fidauro, prencipe di Micene sconosciuto, amante d'Ersilla
Autori :
G.A. Perti (comp.) A. Arcoleo (lib.)
Data e Luogo :
1693 - Bologna
Testo :
Nel tuo labro di vivo rubino pose l'arco l'arciero bambino per vibrarmi le punte al cor ma sė cara e sė gradita del suo dardo č la ferita che pių colpi io bramo ancor.
De' tuoi lumi ai zaffiri vivaci cieco amore accese le faci per vibrarmi nel sen l'ardor ma sė dolce č quella fiamma che mi strugge e che m'infiamma che pių foco io bramo ancor.