Incipit : |
È gionta pur l'ora |
Forma : |
duetto |
Metro dei versi : |
6 |
Personaggio : |
Erinda, figlia di corte confidente d'Aristeo Brillo, servo
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Autori : |
[Anonimo ?] (comp.) A. Aureli (testo da)
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Data e Luogo : |
26/12/1705 - Genova
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Testo : |
È gionta pur l'ora di viversi a canto. Signora, signora non s'agiti tanto. Son tutta contenta che ho preso marito. Mi senta, mi senta, voglio esser servito, stimato, obbedito. Già questo si sa.
Col vostro bel guardo pupille serene fissatevi in me. Va bene? - Va bene. Venite ma tardo movete il bel piè. Va bene così? Va bene sì sì. Mi faccia un inchino. Adesso lo fo. Va bene? - È divino far più non si può. Sospira. Ah, ah. Va bene. - Ben va.
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Note: : |
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Relazione :
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ripresa
È giunta pur l'ora
Scarlatti A. (comp.), Pallavicino G.D. (lib.) in:
Tiberio imperatore d'Oriente - Napoli, 8 o 17 mag. 1702
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Titolo dell'opera : |
Orfeo a torto geloso
dramma per musica
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Autori dell'opera : |
[Anonimo ?] (comp.) Aurelio Aureli (testo da)
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Fonte : |
libretto Anonimo, Orfeo a torto geloso
Genova, Antonio Casamara, si vendono da Gio. Stefano Rolandetti, [1705]
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Posizione : |
n. 41 - atto.scena: 3.15 / pos. C; p. 64
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Rappresentazione : |
26/12/1705 - Genova, Teatro del Falcone
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Interprete : |
[non indicato] (Erinda) [non indicato] (Brillo)
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