Voi che le mie vicende, voi che il mio duol mirate cessate, oh dio, cessate di tormentar quest'alma che in libertà non è.
Sì pace a questo seno recar voi non potete non accrescete almeno il grave affanno in me.
Note: :
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Relazione :
varianti estensive
varianti nella 1a strofa, diversa la 2a Voi che le mie vicende
Vinci L. (comp.), Metastasio P. (lib.) in:
Semiramide riconosciuta - Roma, 06/02/1729