Incipit : |
Che grande affanno |
Forma : |
aria |
Metro dei versi : |
5 |
Personaggio : |
Scitalce, principe reale d' una parte dell' Indie creduto Idreno da Semiramide, pretensore di Tamiri ed amante di Semiramide
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Autori : |
[M. Fini ?] (comp.) P. Metastasio (lib.)
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Data e Luogo : |
24/01/1752 - Firenze
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Testo : |
Che grande affanno, che fier tormento, pupille vaghe nel cor mi sento. Vorrei spiegarmi, tacer vorrei; ma perdonate, vaghe pupille; non so parlar.
Penso e sospiro rammento e vedo; agli occhi miei quasi non credo. Tutto quest'alma fa dubitar.
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Note: : |
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Relazione :
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Titolo dell'opera : |
La Semiramide riconosciuta*
dramma per musica
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Autori dell'opera : |
[Michele Fini ?] (comp.) Pietro Metastasio (lib.)
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Fonte : |
libretto: prima edizione Michele Fini, La Semiramide riconosciuta
Firenze, si vende alla stamperia di Cosimo Maria Pieri, [1752]
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Posizione : |
n. 02 - atto.scena: 1.04 / pos. C; p. 17
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Rappresentazione : |
24/01/1752 - Firenze, Teatro della Pergola : prima assoluta
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Interprete : |
Antonio Donini (Scitalce)
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