Prendi amor le tue catene e mi torna in libertà. Lacerate ho già l'insegne del bendato pargoletto e vo' sol che nel mio petto sdegno alberghi e crudeltà.
L'arco invan stringi Cupido fiero mastro d'empietà. A l'ardor di tue saette io sarò di neve algente e quest'anima dolente duro smalto cingerà.