Lucrine, dellirante per la statua d'Adone Albarosa, sua sorella amante d'Ildoro
Autori :
C. Campelli (comp.) G. Gigli (lib.)
Data e Luogo :
02/01/1693 - Roma
Testo :
Mirra, ahime tutto l'inferno gelosia m'accende in petto. Né pur fidi il tuo diletto moribondo al sen materno? Ch'io gliel fidi? Amica no; che se l'empia un dì avvampò con ardore al ciel rubello per l'istesso genitor. Per il figlio ch'è più bello proverà fiamma maggior.
Ma di sasso è il bel garzone e dall'arte ha sua beltà. Questa a punto è la cagione onde a lei più bel parrà; che dall'arte Adon formato dalla virtù non dalla colpa è nato.