Combattuto ognor da l'onda non si frange il pino in mar; ma talor d'amica sponda giunge il lido a ribaciar; Il destin cangia sue tempre è 'l torbido del ciel non dura sempre.
Se talor l'alpi gelate borea crudo minacciò; spesso ancor sue furie alate quercia annosa disprezzò; così irato il ciel non teme e 'l rigido aquilon sempre non freme.
Note: :
virgolette alla 2a strofa -
Relazione :
varianti estensive
aggiunta la 2a strofa Combattuto ognor da l'onda
Pallavicino C. (comp.), Corradi G.C. (lib.) in:
Il Vespasiano - Venezia, 24/01/1678