Dolce mia sorte di te consorte dunque sarņ? Sei troppo caldo soffri e sta saldo che t'amerņ. Mi fai morire Siegui a patire. Che vuol, che s'aspetta? Non tanta fretta Sento gran foco. Fermati un poco. Sbrigati. - Piano. Porgi la mano. Questa č la mano ch'io goderņ poi te la darņ.