Bellina, serva di Placilla Lenno, servo di Cosdroe
Autori :
A. Orefice (comp.) G. Papis (lib.)
Data e Luogo :
27/12/1708 - Napoli
Testo :
Oh oh che pazzia. Sì sì vaga mia non tanto disprezzo. Ah ah quel bel vezzo. Mie stelle lucenti. Ah ah li pendenti miei vaghi rubbini mi fate penar. Ah ah li zecchini ti fan sospirar.
No no dammi fede non c'entra interesse. È folle chi crede a queste promesse. Lo fo sol per genio perché sono Argenio. Ti voglio sposar. La veste ch'è ricca ti stimola e picca quel genio a mostrar.